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INTERVISTA

INTERVISTA A: Alberto Bivash



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La guerra

Rilevatore Gabriella Gribaudi

 
DATI TESTIMONE/TESTIMONI

Nome Alberto Bivash
Luogo/Data NascitaNapoli - 1931


LUOGO/DATA INTERVISTA

Napoli - 2001
 
LUOGHI DELLA NARRAZIONE

Napoli


SOGGETTI

Tag: Leggi razziali,  Ebrei,  Internamento,  Rastrellamento,  Deportazione
 
DATI DOCUMENTO

Abstract Alberto Bivash racconta, attraverso la storia della sua famiglia, la discriminazione e la
persecuzione contro gli ebrei a seguito delle leggi razziali del 1938. Dalla condizione di apolidi, all'esclusione dalla scuola pubblica e la perdita del lavoro del padre a Napoli, all'esperienza dell'internamento in una paesino delle Marche, San Severino, sino ai rastrellamenti del 1943. Alberto, con la madre e la sorella, riesce a evitare la cattura mentre il padre sarà deportato ad Auschwitz.
 
Indice Le origini antiche della famiglia: l'espulsione degli ebrei dalla Spagna e la comunità sefardita a
Salonicco
Da Salonicco a Napoli nel 1926
Gli effetti delle leggi razziali del 1938: l'esclusione dalle scuole pubbliche e le classi separate per i bambini, la condizione di apolidi, la perdita del lavoro del padre, il suo arresto e la sua reclusione prima a Poggioreale e poi nel campo di internamento a Ferramonti Tarsia
La famiglia si riunisce in una località di internamento, a San Severino Marche
I problemi economici e il sentimento di esclusione
I rapporti con la popolazione e la discriminazione: differenze tra Napoli e San Severino
Dopo l'8 settembre 1943: la fuga sulle montagne della madre e i figli, aiutati dai contadini, dai partigiani e dal parroco, il rastrellamento e la deportazione del padre e di un gruppo di ebrei prima a Fossoli e poi ad Auschwitz
Il ritorno a Napoli nel 1946 e la notizia dello sterminio di Auschwitz, in cui periscono il padre e l'intero gruppo di ebrei rastrellati
 
Dati intervista Durata: 13:17 ; Lingua: italiano; Colore: colore; Formato video: DVD; Stato di conservazione audio e video: ottimo; Operatore: Fabio Esposito
 
Osservazioni L'intervista è stata condotta e filmata nei locali del tempio ebraico di Napoli e fa parte del documentario “Dal cancello secondario. Storie di ebrei a Napoli”, a cura di Gabriella Gribaudi (Xila 2003)